30/12/12

Essere o non essere ...

Buon giorno e buon fine anno a tutti i cuoricini.

...e sta finendo un altro anno ... e ne ricomincia un'altro.

Uffi ogni volta è sempre così, ogni volta la stessa storia. Ogni anno ci facciamo sempre gli stessi auguri, gli stessi propositi, ma poi tutto è come sempre.

In questi giorni, non ho potuto fare a meno di andare indietro con la mente e contemporaneamente proiettarmi nell'immediato futuro, e su una cosa mi sono particolarmente soffermato a pensare; che se siamo arrivati fino ad oggi, è perchè abbiamo avuto un passato alle spalle, bello o brutto che sia, abbiamo un passato. Un passato che in un certo qual modo ci ha segnato e insegnato nel bene o nel male a vivere. Una famiglia disastrata alle spalle, amicizi sbagliate, rapporti a scuola o al lavoro non proprio idilliaci, derisioni, delusioni da parte di persone a noi care.

Pensiamo ... non c'è, nè presente, nè futuro, senza il passato, e non si può capire il presente, se non si conosce il passato.

E quindi, il mio pensiero è che noi, ora, siamo ciò che siamo stati. Se oggi abbiamo delle paure, è perchè qualcosa in passato ci ha terrorizzato (vedi le varie tipologie di fobie); se siamo sicuri di qualcosa, è perchè da parte di altri e da parte nostra, c'è stata la consapevolezza di essere in grado di affrontare e superare una determinata situazione. Noi ogni momento conviviamo con le nostre paure e con le nostre consapevolezze, e ogni giorno e ogni minuto della nostra vita, siamo davanti a delle scelte che nel bene o nel male, influenzano anche di poco la nostra esistenza. Possiamo decidere cosa guardare, come spendere i nostri soldi, cosa mangiare, come parlare, come rispondere, cosa ascoltare.

Ma oggi voglio soffermarmi sul futuro. Qual buon proposito, possiamo fare per noi stessi, nel nuovo anno che sta arrivando?
Molto spesso, siamo noi che decidiamo emotivamente come stare. E a riguardo del "cosa ascoltare", noi spesso diamo molto  peso alle parole della gente, e spesso, alle parole che ci feriscono. Qui entra in ballo, la nostra disciplina e la nostra autorità sopra noi stessi.

Cosa dedici di fare ogni qualvolta che qualcuno ti ferisce? Vuoi rovinarti la giornata, o lasciar perdere, e goderti la tua vita appieno? Ti fermi alle lacrime, o vai avanti per la tua strada?

Tutto dipende dal TUO ATTEGGIAMENTO! Quanto sei disposto a soffrire per chi ti ferisce?
Pochi conoscono la tua sensibilita', ma molti sono pronti a ferirla. Pochi sanno della tua storia, ma tanti criticano il tuo essere (bello, brutto, magro, grasso, ecc...), senza un minimo di sensibilità, senza cercare di capire.

Ed è proprio questo che ci ferisce. Ed è proprio questo, il punto dove noi dobbiamo lavorare su noi stessi.

Ogni volta, poniamoci questa domanda: " Cosa decido di fare? Sono disposto a soffrire, per una parola o una frase fuori luogo, oppure faccio finta di nulla e vado avanti per la mia strada?

Vorrei che mi capiate bene. L'andare avanti non vuol dire, non ascoltare, o dimenticare ciò che è successo (che non è possibile), ma solamente, non farsi condizionare dall'accaduto.

Quale sarà il tuo atteggiamento nel 2013?

Vi auguro un nuovo anno pieno di sorrisi.

Un abbraccio...



    

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