28/03/13

IO, TE E IL PC !

Buona sera cuoricini.

Come state?
Vi ho lasciato un pò di tregua, ma ora ritorniamo a maditare un pò

In questi giorni, mi è capitato di meditare su vari aspetti della nostra vita e sul nostro vivere quotidiano, e una cosa mi ha chiamato l'attenzione.

Accade spesso che la gente al giorno d'oggi ha una vita molto frenetica; si corre tutto il giorno, ci si rinchiude in ufficio, in macchina si è quasi sempre da soli e succede che le persone non sanno più parlare e non sanno più ascoltare.

Beh... effettivamente non è vero! Per parlare, tutti sanno parlare. La sola cosa che fa la differenza è il modo in cui dire le cose. Molto spesso si è molto arroganti, parlando sempre con la supponenza che ciò che si sta dicendo è la cosa giusta. Manca il tatto, manca la delicatezza per approciarsi con gli altri, specialmente con chi vive vicino a noi, o al nostro fianco, anche perchè oggi come oggi, si passa la gran parte della giornata da soli e spesso la troppa vicinanza di altre persone ci da anche un pò fastidio.

Per quanto riguarda l'ascoltare ... beh, lì è vero, oggi come oggi, siamo più propensi a "sentire", che ascoltare. Sentiamo voci che entrano nelle nostre orecchie, ma non sempre raggiungono il nostro cervello. Molto spesso noi parliamo di una cosa e il nostro interlocutore ci parla di altro. O viceversa. Succede anche a voi, non è vero?

Capita quindi di non essere ascoltati e quindi, di non essere capiti.

Nasce così la mancanza di dialogo, o meglio, una mancanza di comprensione l'uno con l'altro.
Ed è qui che vedo l'inizio di un "isolamento della persona". Ma essendo umani, abbiamo sempre bisogno di poter comunicare con altre persone, e se non ci capiscono e non ci ascoltano chi ci sta vicino...chi lo può fare?  IL COMPUTER.

Il computer. L'amico  quasi intimo degli internauti. Ci colleghiamo al mattino presto e ci scolleghiamo la sera tardi. Ohhhhh... lui si che ci capisce. Lui si che mi ascolta. Con tutti i comandi che gli dò, certo che mi ascolta ! Almeno lui !!!
A chi non è successo di stare ore ed ore al pc, senza neanche accorgersene del tempo che passa? 
Ahhh che bello... qui posso stare in tranquillità ! Da solo, ma al tempo stesso parlando con altre gente.
Facebook, Twitter, chat varie, parliamo con tuttiiiii !!!!!!  e se poi qualcuno ci da noia, basta un click e non c'è più. Non è un problema. Non mi ascolti? non condividi ciò che dico? Vuoi litigare? basta appunto un click, e il gioco è fatto. Sei fuori "amico".

Ma purtroppo la vita reale, cioè quella "fuori" dal pc è diversa. Le persone che ci stanno vicino, ci saranno sempre nel bene o nel male, ed è da qui che dobbiamo iniziare a dialogare. Qui non esistono i "click", non esistono i pulsanti per eliminare una persona. Se hai un problema con loro, risolvilo, e anche alla svelta. Perchè la vita è fatta di comunicazione, di dialogo,  senza cattiveria alcuna, senza arroganza.

Molto spesso accade che ciò che viene detto, viene preso come arroganza. Appunto. Un ordine, un divieto, un dissenso o solo esperimere un proprio parere vieni preso per colui che vuole imporre il proprio pensiero. Ma non è cosi... !! Sto solo parlando.
Spesso vedo facce schiafate, o con aria di "pena" o faccia da cani bastonati, se si dice qualcosa contrario a ciò che ci chiedono. La vita non è sempre un "si" come non deve essere sempre e per forza un "no".
Il problema è che la gente non accetta più i "no". Non accetta più essere contraddetta, e quindi si rinchiude in camera con l'amico fedele. Il computer, e sappiamo tutti i pro, ma ancora di più i contro ... dello stare da soli al pc.

Meditate gente...meditate, e a buon intenditore poche parole.

Una abbraccio a tutti da

    









20/03/13

Il muro e la parete.

Un giorno di completa tristezza.
Un giorno di totale sconforto.
Sdraiato sul letto, pensando a tutto e pensando a niente.
Cerco di non pensare. Ma penso. Ma nello stesso tempo cerco di non pensare. 
Guardo fisso la parete della camera. 
La fisso. 
La osservo. 
E penso. 
Penso come fosse stata quella parete da sola. 
Sola per tanti anni. Tanti anni da sola senza nessun'altra parete accanto. 
Il suo nome diventerebbe: MURO. 
Forse ciò che si sentirebbe ognuno di noi da soli.
All'inizio ci si gode la liberta', senza nessuno al nostro fianco. Ci godremmo l'aria aperta, la libertà. Potremmo avere tutti i nostri spazi. Spazi aperti a volontà. 
Poi arrivano le piogge. Il vento. Il freddo, diciamo così: "le tempeste della vita". E ci si ritrova da soli. Senza nessuno accanto a riscaldarti, a confortarti. Senza riparo, e senza aiuto. 
Gli amici di cui un tempo si faceva affidamento, prendono la loro strada. Uno si sposa. Uno si trasferisce per lavoro, con l'altro hai litigato. Rimani tu. Da solo.
Il "tempo" comincia a peggiorare e la tua vita comincia a essere sempre più vuota. Le delusioni. Le tue decisioni, il tuo lavoro, la tua, ormai defunta autostima, ti porta ad isolarti sempre di più. Perdi la brillantezza di un tempo. Lasci che il tempo prenda possesso di te. Rimani in balia del vento e delle tempeste. Vento, acqua, sole, grandine, vengono contro di te e ti corrodono. Corrodono  quel muro solo. Senza tetto. Senza riparo (anche perche su una singola parete non si può costruire un tetto). La tua vita quindi rimane così...in balia degli eventi. Senza più cura di se stessi. I nostri mattoni iniziano a staccarsi l'uno dall'altro. iniziano a cadare. Le erbacce iniziano a penetrare ed arrampicarsi sul muro. Nessuno si prende cura di quel muro, perchè è lì...solo...abbandonato. 

Ma fortunatamente la parete che stavo osservando era attaccata in modo forte, sicuro e stabile ad altre pareti. 
Quattro preti per formare una stanza. Quattro persone per formare una famiglia. Ma gia con solo 2 pareti si riesce a mettere sopra un tetto. In qualsiasi caso, basta fissarlo bene, e il gioco è fatto. Siamo riusciti ad avere un riparo. Ecco. Il muro, attaccato ad un altro muro, diventa parete. Più pareti ci sono, più è sicuro il tetto. Il riparo.
Sicuramente queste pareti avranno più valore. Verrano curate. Imbiancate. Verranno addobbate con quadri, mensole, mobili. All'interno di quella stanza ci sarà caldo. Il tutto sarà sicuramente più confortevole del muro isolato. Un tetto farà da riparo dalla tempeste, dalla piggia. dal freddo, dal sole. Non solo le pareti, ma anche l'interno della stanza verrà arredata. Calore, comfort, abitabilità e vivibilità, sarà ciò che contraddisringuerà questa stanza. 

Muro e parete siamo noi. Spesso specialmente da giovani ci comportiamo da "muro". Ci piace la nostra libertà, ci piace non essere legati a nessuno, per avere la nostra più totale indipendenza. Ma poi arrivano i momenti più difficili della vita, nei quali li devi affrontare da solo.

Creare un'unione stabile con una persona fissa, solida, disposata a sorreggerti ed ad essere sorretta, ci porta ad un tipo di vita, piu calda, piu sicura, piu confortevole e anche piu pulita. Cosi diventiamo "parete"

A buon intenditore poche parole. 
A voi, le vostre riflessioni.

Un abbraccio...