09/01/13

Che Mostri ....


Buon giorno a tutti i miei cari cuoricini.

Dopo il messaggio di ringraziamento, ho visto forte la vostra partecipazione. Grazie a tutti.

Oggi vorrei condividere con voi un argomento che tocca tutti da vicino.

Siamo oramai abituati a sentire dai TG e leggere sui giornali titoloni a tutta pagina di mostri che uccidono madri, padri, figli, o violenze su di essi.

Voglio farvi degli esempi:

"QUATTRO ANNI di galera per inesistenti abusi sulla figlia di 3 anni a causa di un assistente sociale impreparato e complice della vendicatività della ex. moglie."
  
Oppure...

«Gravina, il papà può uccidere ancora»

I pm: la difesa non dimostra che lui non c' entra con la morte dei fratellini.

DAL NOSTRO INVIATO BARI - Potrebbe uccidere ancora. Anche per questo la procura di Bari ha detto no alla scarcerazione di Filippo Pappalardi, il padre di Ciccio e Tore...

 Oppure  il caso Tortora

caso Tortora, l' ultimo veleno  Enzo Tortora1987.jpg

il pentito Melluso Gianni ribadisce: gli ho venduto droga. la famiglia: penosita' spaventosa

Dopo 9 anni "Gente" intervista il pentito che diede inizio al clamoroso errore giudiziario TITOLO: Caso Tortora, l' ultimo veleno Melluso ribadisce: gli ho venduto droga. La famiglia: penosita' spaventosa.
MILANO . Anche dopo la morte le accuse continuano. Con il sapore della calunnia. Nessuna pieta' , nessun rispetto per una persona distrutta dall' errore giudiziario piu' clamoroso degli anni ' 80. Con freddezza spietata, c' e' chi si accanisce ancora contro Enzo Tortora, ucciso dal cancro quattro anni fa. In un' intervista al settimanale Gente, che sara' in edicola domani, Gianni Melluso, "pentito" del clan Turatello, ribadisce i propri attacchi contro il presentatore. Ripete come nove anni fa: "Io gli davo la droga e lui mi pagava". "E una cosa di una penosita' spaventosa" commenta la sorella Anna Tortora.

Enzo Tortora era stato pesantemente accusato di essere membro della Camorra e trafficante di droga.

Ora. Scusate se mi sono dilungato a fornirvi alucni esempi veri, seri, drammatici, ma pensate a questi 3 uomini.
Uno, accusato di abussi sessuali sulla figliadi 3 anni. INNOCENTE
Un'altro, di avere ucciso i suoi 2 figli. INNOCENTE.
E l'ultimo  pesantemente accusato di essere membro della Camorra, e trafficante di droga.

Potrei citarvene a decine e decine di casi come questi. Basti pensare a quante persone sono in carcere da innocenti.

Ma pensiamo al dramma  che hanno vissuto queste 3 persone.
Sicuramente sono stati etichettati come "MOSTRI", di cose che in realta' non hanno mai commesso.

Ora riflettiamo quale potrebbe essere il risvolto della vita personale di queste persone.
- Sicuramente perdita del posto di lavoro (chi si terrebbe un mostro a lavorare con sè? ).
- Lasciati dai solo amici (meglio evitare di avere amicizie di questo tipo...)
- Lasciati dai famigliari, in particolare dal partner ( spesso sono i primi a lasciarci soli in caso di difficoltà.. purtroppo!)

Quindi senza famiglia, senza lavoro, senza amici. Lasciati soli, come cani.

Ma il problema è questo... TITOLI GRANDI COME UNA PAGINA, QUANDO SI ACCUSA.
E una piccola riga scritta in minuscolo quando ci si scusa, dove nessuno la vede, nessuno la legge.

E la macchia, l'etichetta di Mostro, sulla persona rimane.

Riportando questi 3 episodi a noi, alla nostra vita quotidiana, cosa possiamo imparare?
Beh molto spesso noi siamo come dei TG o come dei giornali. Loro riempiono le loro pagine, e noi riempiamo le nostre bocche.
Facciamo proclami, parliamo, giudichiamo molto spesso senza sapere; ma solo per sentito dire, e quando "sbagliamo",  parlando ad altre persone, ricordiamoci, di ritornare da loro e dire "Scusa per quando ti ho parlato male di quella persona. Ho parlato senza conoscere bene la situazione, e sono io che ho sbagliato; sia nei tuoi, che nei suoi confronti".

Eh si, perchè se tu non ripari al danno che tu stesso hai causato ... la terza persona guarderà sempre di cattivo occhio, la persona da te ingiustamente accusata.

Impariamo a controllare la nostra lingua e non giudicare subito un Mostro, quando forse il Mostro sei te, che accusi senza sapere. Accusi senza conscere.

Non mi dilungo di più, per non annoiarvi ulteriormente, ma so che rifletterete molto su questo post.

Un abbraccio a tutti...











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